Consensi
e grande affluenza di pubblico sabato 2 luglio alle Scuderie di Palazzo
Chigi-Albani a Soriano nel Cimino, per l’inaugurazione della mostra DISSIMILITUDINI.
Ad accogliere gli ospiti, il curatore Salvatore Enrico Anselmi, i tre artisti
in mostra - Dino Ignani, Maria Pizzi, Maria Grazia Tata - e la cooperativa
sociale Il Camaleonte che ha organizzato l’iniziativa in collaborazione con la
Galleria Sinopia di Roma. A tagliare il nastro d'inaugurazione anche il sindaco
Fabio Menicacci e la responsabile del servizio cultura, Gabriella
Evangelistella.
La mostra coniuga le diverse anime artistiche dei
tre autori che operano attraverso sperimentazioni tecnologiche e narrazioni che
si avvalgono dei precipui linguaggi espressivi. Ad introdurre il percorso, le
immagini fotografiche di Dino Ignani che propone, tra numerosi scatti intimi di
personalità del calibro di Jannis Kounellis, di Luigi Ontani e di Giulia
Napoleone, presente al vernissage,
anche i ritratti di Tata e di Pizzi nell’atto di interagire con elementi e
iconografie distintive della propria produzione.
Al piano superiore, emergono nelle opere di Maria
Grazia Tata materiali poveri, carichi della sacralità della natura accanto alle
sperimentazioni tecnologiche e digitali di Maria Pizzi, in cui la dimensione
fotografica, rielaborata, si fa performance icastica e allo stesso tempo alienante.
Soddisfatto Fabrizio Allegrini, presidente della cooperativa
Il Camaleonte che gestisce i servizi del Polo Turistico Culturale di Soriano
nel Cimino, che ha commentato: “Un nuovo importante tassello
nel programma espositivo delle Scuderie che ci riempie di orgoglio. Possiamo dire
di aver centrato il nostro principale obiettivo: promuovere
il sistema turistico-culturale del nostro paese valorizzando il territorio con
un evento di grande qualità sia per i contenuti che per il valore degli artisti
presenti”.
L’ulteriore
valenza culturale dell’iniziativa risiede pertanto nell’aver reso possibile un confronto
tra persistenze architettoniche e interventi installativi contemporanei allo
scopo di sottolineare la rilevanza delle forme di fruizione filologica che
abbiano come oggetto il patrimonio culturale e architettonico italiano. Questa
componente si rafforza alla luce dei lavori di recupero occorsi alle Scuderie,
già aperte al pubblico, e di quelli in svolgimento nel corpo di fabbrica
principale.
Il
palazzo Chigi Albani, tradizionalmente attribuito a Jacopo Barozzi da Vignola,
consiste, infatti, in un complesso monumentale di primaria importanza nel
contesto della cultura manierista cinquecentesca, esito della redazione
progettuale di Ottaviano Schiratti su commissione del cardinale Cristoforo
Madruzzo, completato dalle addizioni di sopraelevazione, ad opera degli Albani,
tra il 1717 e il 1731. La datazione alta rispetto ad altre fabbriche
settecentesche riconducibili alla committenza familiare, infatti, consente di attribuire
all’edificio il valore di precedente per la più tarda Villa Albani di Roma
progettata da Carlo Marchionni. (cfr. S.E. Anselmi, Soriano nel Cimino, in Atlante
del Barocco in Itaia. Lazio / 2 Province di Frosinone,
Latina, Rieti, Viterbo, a cura di B. Azzaro, G. Coccioli, D. Gallavotti
Cavallero, A. Roca De Amicis, De Luca Editore, Roma 2014, pp.288-292).
D I S S I M I L I T U D I N I
Dino Ignani
Ritratti di artisti
Maria Pizzi
Teatro in fumo ovvero a fumetto
Maria Grazia Tata
Le ombre dei sogni
a cura di Salvatore
Enrico Anselmi
SCUDERIE DI PALAZZO CHIGI-ALBANI, SORIANO NEL CIMINO (Viterbo)
Fino al 7 agosto
APERTO SABATO E DOMENICA
10.00-13.00 / 16-00-19.00 altri giorni su appuntamento
Per informazioni: Il Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548
- info@ilcamaleonte.it
- http://ilcamaleonte-coopsociale.blogspot.it
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