La
cooperativa Il Camaleonte apre al pubblico una domenica al mese la Torre di
Pasolini
Una
“casa di luce”, questo voleva realizzare Pier Paolo Pasolini quando nel 1970 acquistò
i ruderi del castello di Colle Casale adiacenti la Torre di Chia. E questo
fece, disegnando lui stesso l’abitazione addossata al murale rimasto, due ali
affiancate alla torre mozza del castelletto scandite da pareti di legno e ampie
vetrate, aiutato da un giovanissimo Dante Ferretti. Un capolavoro di
integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce
e il verde della natura circostante in cui Pier Paolo Pasolini visse spesso
negli ultimi anni della sua vita. Qui lavorò al romanzo rimasto incompiuto, Petrolio (Einaudi,
1992) e a molte delle sue Lettere
luterane.
Si
innamorò del luogo nella primavera del 1964 girando le prime sequenze del
film Il Vangelo
secondo Matteo. Per le scene del battesimo di Gesù, infatti,
scelse il torrente Castello che scorre sotto la Torre di Chia, nel territorio
di Soriano nel Cimino (VT).
Grazie
a un accordo tra i proprietari e la cooperativa sociale Il Camaleonte, la Torre
di Chia e il castello/abitazione di Pasolini saranno aperti al pubblico una
domenica al mese. I visitatori saranno accompagnati dagli operatori che racconteranno
il luogo sotto molteplici aspetti.
La prossima data di apertura sarà sabato 8 giugno. La prenotazione è obbligatoria
poiché è stato stabilito un limite massimo di ingressi. Per maggiori
informazioni è necessario contattare la cooperativa Il Camaleonte di Soriano
nel Cimino.
Info e
prenotazioni:
Il
Camaleonte Coop. Sociale 349 8774548
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